Lo sapevate che? BENKOVAC Lo sapevate che la tradizionale Fiera di Benkovac si tiene da ormai un secolo il 10 di ogni mese? Oggi la Fiera di Benkovac viene allestita su un terreno fuori dal centro città, lungo la strada che unisce Benkovac a Karin. I principali fattori che favoriscono lo sviluppo dell’intera area sono rappresentati dalla sua vantaggiosa posizione geografica e viaria, dall’opulenza dei campi circostanti e dall’antico sapere dei suoi artigiani. Grazie a fantastiche manifestazioni quali il “Vinfest”, la Sagra delle lumache (con tanto di gara di velocità), varie feste gastronomiche dedicate allo stufato di pesce, all’agnello e al capretto, il concorso di bellezza “Miss selo” cui partecipano le più avvenenti fanciulle dell’area rurale, oltre ad una ricca e apprezzata produzione di vino, olio d’oliva, formaggio, prosciutto crudo, frutta e ortaggi, nota e apprezzata in tutto il mondo, Benkovac gioca un ruolo di grande importanza nella promozione turistica dell’entroterra zaratino e della riviera di Biograd na moru (Zaravecchia). La città di Benkovac, col suo ricco patrimonio storico – culturale e un’offerta enogastronomica di prim’ordine, accoglie i suoi ospiti con tutta la cortesia del buon padrone di casa, proponendosi come una località a misura d’uomo cui si ritorna sempre con gran piacere. IL CASTELLO DI BENKOVIĆ Lo sapevate che nel Castello di Benković (o Kaštel Benković) c’è un reperto storico unico al mondo, ossia il cannone con tre canne di bronzo costruito su disegno di Leonardo da Vinci nel XV secolo? Il Castello di Benković veglia sulla città di Benkovac e sulla regione dei Ravni kotari, dove spicca una raccolta di reperti lapidei (lapidario) d’origine romana allestita attorno agli scavi archeologici che hanno riportato alla luce l’antica Asseria. Costruito nel XV secolo dalla nobile famiglia croata dei Benković, oggi il castello è la splendida cornice che ospita tante manifestazioni culturali e la sede del Museo etnologico. Ad Asseria, oltre al suggestivo colpo d’occhio, lascia senza fiato l’ara sacrificale con alcune scene che raffigurano Romolo e Remo con la lupa, uno dei tre monumenti dedicati ai fondatori dell’antica Roma ritrovati in Croazia. ASSERIA Lo sapevate che, a due passi da Benkovac, c’è la magica Asseria, antico insediamento liburno, poi municipio romano, per lungo tempo dimenticato ed ora oggetto di studi e meta turistica di grande interesse? Asseria sorgeva nel punto d’intersezione di una serie di strade che partivano a raggiera dalla città verso tutte le direzioni e collegavano, così, il litorale con l’entroterra e con le regioni più interne alle spalle del Velebit (Albi Bebie). Asseria era anche attraversata da una strada che univa l’antica Zara (Jadera) con Salona, centro della provincia della Dalmazia. Notevoli sono i cippi ritrovati ad Asseria, testimoni muti dello scorrere della vita in quest’area, dalla preistoria fino ad oggi. Il numero dei cippi rinvenuti ad Asseria, da quelli finiti o messi a dimora, a quelli ancora da terminare e in attesa di un acquirente interessato, è notevolissimo. La grandiosa porta che permette di passare attraverso tra le mura megalitiche della città, larghe anche tre metri, fu costruita in onore dell’imperatore Traiano attorno all’anno 113 d.C. L’acquedotto, che porta l’acqua dalla sorgente Čatrnja fino a Lisičić, merita una visita anche oggi dopo ben 2000 anni di storia. ŠOPOT Lo sapevate che a Šopot furono rinvenute le fondamenta di una chiesa paleocroata e una lapide con inciso il nome del principe Branimir che si considera il documento più antico in cui si fa uso per la prima volta nella storia del sostantivo Croato? I frammenti degli arredi ecclesiastici – parte dell’architrave e del timpano – con l’iscrizione latina furono rinvenuti nel corso di una prima campagna di scavi archeologici svoltasi nel 1928. Grazie a più recenti scavi, è stato possibile ricostruire l’intera iscrizione latina che recita: “Branimiro comes dux Cruatoru(m) cogit”. Pare che a Šopot si sia svolta anche la prima adunanza della storia dei rappresentanti delle dodici tribù croate. LA FORTEZZA DI KLIČEVICA Lo sapevate che quel cannone bronzeo a tre canne, costruito su disegno di Leonardo da Vinci ed esposto nel Museo etnografico ospitato nel castello di Benković, fu rinvenuto proprio nella fortezza di Kličevica? La fortezza di Kličevica svetta solitaria su un’altura raggiungibile facilmente seguendo una strada sterrata. Col tempo è diventata frequente meta dei gitanti provenienti da Benkovac e Zara. La costruzione della fortezza fu avviata dai nobili croati Kurjakovići nel 1453 per proteggere i confini dei loro possedimenti nell’entroterra zaratino dalle mire di conquista dei Veneziani che, all’alba del XV secolo, avevano già conquistato un gran numero di città dalmate. Kličevica diventò così uno dei castelli fortificati costruito a difesa dei confini che separavano il regno croato-ungherese e la Repubblica di Venezia. IL TORRENTE BIJELA Lo sapevate che il torrente Bijela è visibile in superficie soltanto quando Madre natura ce lo consente? Migliaia di persone hanno calpestato il suolo sovrastante senza avere la minima idea della sua esistenza. L’acqua della Bijela sgorga dalla grotta di Bijela voda (Acqua bianca), lunga 225 metri e situata ad un’altezza di 180 metri, ai piedi del monte Obaljenica. Il tratto superiore del torrente Bijela ha dato forma ad una stretta gola, profonda anche 200 metri e piena di rapide e cascate. C’è bisogno che piova per giornate intere (a volte per settimane) perché il sottosuolo carsico si riempia di acqua e questa fuoriesca in superficie da una teoria di grotte lunga centinaia di metri. La principale caratteristica del torrente Bijela è il sedimentarsi del tufo sul fondo del suo letto, il che conferisce alle sue acque quello specifico colore bianco cui il torrente deve il proprio nome. IL TORRENTE KARIŠNICA Lo sapevate che lungo il corso del fiume Karišnica un tempo c’erano ben cinque mulini? La Karišnica è visibile in superficie soltanto da novembre a giugno. Il suo corso si dipana lungo la strada voluta dall’imperatrice Maria Teresa, cui si deve la costruzione del primo mulino. In seguito ne furono edificati altri quattro. Nonostante funzionassero tutti e cinque, i testimoni più avanti con gli anni si ricordano che, un tempo, la lista di attesa per poter macinare il proprio frumento superava persino l’anno. Il fiume Karišnica è lungo circa due chilometri e mezzo ed ha carattere stagionale. Come abbiamo detto, l’acqua scorre per il suo letto soltanto da novembre a giugno. L’omonima grotta da cui nasce la Karišnica è lunga 120 metri e si trova a 20 metri s.l.m., ai piedi del Milenkovo brdo. A valle si riversa ad estuario nella Bijela, un torrente proveniente dalla parte opposta il cui corso, zigzagando per tre chilometri, forma una serie d’incantevoli cascate. VRANA Lo sapevate che, secondo una leggenda, sotto le mura di Vrana si nasconderebbe il “carro d’oro”, ossia il mitico tesoro dei templari? La leggenda deve probabilmente la propria origine dal fatto che a Vrana, località di una regione storicamente molto ricca, si custodivano sia il tesoro che il re Zvonimir aveva ricevuto in occasione della sua incoronazione, sia una gran quantità di preziosi arredi sacri. Vrana acquisì grande importanza sia per la storia croata, sia per la storia croato-ungherese quando gli Ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme, detti anche Giovanniti o Gerosolimitani, succedendo ai templari, vi fondarono il loro potente priorato. Vrana fu anche sede del primo convento in terra di Croazia a vantare l’esenzione papale (ossia quel privilegio che lo sottraeva alla giurisdizione dei vescovi, dei signori e della nobiltà locale), il che gli permise di sviluppare un forte potere politico e spirituale. Al punto che a Vrana erano custoditi i simboli della dignità reale conferiti ai signori locali dal Pontefice romano. MAŠKOVIĆA HAN Lo sapevate che il Maškovića Han di Vrana è il monumento turco più ad occidente d’Europa? La costruzione del Maškovića Han iniziò nel 1644 su ordine e con le risorse di Jusuf Mašković, nativo di Vrana, già alto dignitario alla corte del sultano e grand’ammiraglio della flotta turca. Il complesso era stato progettato come buen retiro dello stesso Mašković una volta che avesse terminato la sua carriera a Costantinopoli per fare ritorno al suo paese natio. All’epoca, l’han di Mašković si presentava come una residenza sfarzosa, monumentale, accogliente e dotata di tutti i comfort più moderni come, ad esempio, il bagno turco (hammam). Nel 1645 Mašković, alla testa di un esercito di 60.000 uomini, conquistò Creta. La magnanimità dimostrata nei confronti dei prigionieri veneziani, sia civili che militari, contribuì a farne uno dei condottieri più eminenti del tempo, ma, nel contempo, gli scatenò contro le ire del sultano che, richiamatolo alla corte, lo fece giustiziare. La sua morte interruppe i lavori di costruzione dell’han, che rimase incompiuto; ottimamente conservato fino ai nostri giorni, l’edificio è stato recentemente restaurato e portato a termine, riacquisendo tutto lo splendore di un tempo. LA RIVIERA DI BIOGRAD Lo sapevate che nel c.d. “mare di Biograd”, ossia nel Canale o Stretto di Pasman (Pašmanski kanal), c’è Galešnjak, l’isolotto a forma di cuore più famoso del mondo? La riviera di Biograd na moru (Zaravecchia), questo paradiso per la nautica da diporto alle porte delle isole Incoronate (Kornati), si presenta come un magico mix di forme turistiche differenti: da quello isolano legato alla nautica e alla pesca, a quello litoraneo, rivierasco e climatico, senza trascurare altre forme, perlopiù legate all’entroterra, come l’agriturismo, l’escursionismo e le vacanze attive. Si tratta, insomma, della capitale rivierasca della Contea zaratina sia per numero di chilometri di costa, sia per la bellezza delle sue spiagge, alcune delle quali, riparate dall’ombra di immense pinete, si trovano proprio nel cuore di Biograd. Il complesso delle strutture per la nautica da diporto nasce originariamente da quel marina Kornat dell’Ilirija di Biograd che fu progettato per diventare il primo porto per la nautica del Paese, allora con la sua flotta di charter, oggi con la più importante fiera per la nautica della Croazia. ZARA Lo sapevate che a Zara (Zadar) c’è l’Organo marino, un’opera d’arte unica al mondo che mette magicamente insieme l’architettura e la musica? Grazie al suo lunghissimo passato, che affonda le proprie radici nell’antichità classica, sono tanti gli spunti d’interesse che Zara offre agli occhi del visitatore, dalla chiesa di S. Donato, assurta a simbolo della città, al Foro romano ed alla Kalelarga (Calle Larga), la sua via più celebre. Zara, già capitale della Dalmazia dal VII secolo fino al termine della Prima guerra mondiale, nonostante l’avvicendarsi di differenti dominazioni, è sempre rimasta uno dei quattro centri storico-culturali più importanti dell’Adriatico, insieme a Venezia, Dubrovnik (Ragusa) e Spalato (con Salona). Zara è stata recentemente ricompresa in una delle strade culturali europee ideate dal Consiglio d’Europa: la Strada degli imperatori romani e del vino del Danubio.